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In una lunga improvvisazione di quarantuno minuti, intitolata In the Name of moral Order cinque dei protagonisti dell’avanguardia portoghese ci permettono di fare da spettatori ad un lungo esperimento alchemico in cui con sapienza ed equilibrio si gestiscono gli ingredienti sonori che portano al risultato finale.
I sette protagonisti sono Ernesto Rodrigues alla viola, Joana Sá al sax soprano, Nuno Torres als sax alto,  Luisa Gonçalves al pianoforte, João Madeira al contrabbasso, Carlos Santos al sintetizzatore e José Oliveira alle percussioni, tutti molto attenti, molto sensibili al colloquio reciproco, senza una voce cui venga in mente di prevaricare sugli altri.
Colpisce la loro delicatezza di intenti che rivela tuttavia energia sotto la superficie, l’empatia e la fiducia totale durante questo incontro, registrato dal vivo, fra libertà assoluta e comunicazione quasi extrasensoriale che porta ad un equilibrio durante l’intera performance che non è per niente scontato nel genere. Vittorio Loconte (Kathodik)